Sermone del venerdì dell’imam Said Ait EL Jide pronunciato alla moschea Taiba di Torino (via Chivasso 10F) il 20 novembre 2015.
Nel nome di Dio il Compassionevole il Misericordioso, Colui che ha inviato il Suo Messaggero per misericordia del Creato, Colui che ha definito se stesso Indulgente e Amorevole, e la pace e la grazia siano sul benedetto Profeta, sulla sua famiglia e sui suoi compagni.
Carissimi fedeli,
Abbiamo appreso con dolore e indignazione le notizie degli orribili attentati di Parigi, e del blasfemo richiamo del Nome di Dio / Allah da parte di quei barbari assassini mentre perpetravano il loro orrendo crimine. Vorrei innanzitutto ricordare e pregare per tutte le vittime di questo ignobile attentato, e di tutte le violenze che spezzano delle vite umane innocenti; il Profeta, pace su di lui, ci ha insegnato ad onorare i morti quale che sia la loro fede o la loro nazionalità, abbiamo tutti presente il suo ossequio per il corteo funebre di un uomo ebreo a Medina. La sacralità della vita umana nella nostra fede è indiscutibile, essa appartiene a Dio e non è concesso a nessun essere umano di toglierla, il sublime Corano ci insegna che chi uccide un solo essere umano è come se avesse ucciso l’intera umanità.
Invochiamo il Misericordioso affinché cessi ogni spargimento di sangue nel corpo dell’umanità su questa terra! in Palestina e in Siria, in Nigeria e Centrafrica, in Afghanistan e in Birmania, l’umanità ovunque si trovi. O Altissimo fa scendere la pace sulle Tue creature, libera la Tua terra dai criminali assassini che seminano terrore tra la gente, fa che cessi il loro oltraggio, Tu sei l’Onnipotente.
Carissimi fedeli,
La domanda che si pone in questi drammatici momenti, è: dobbiamo noi discolpare e giustificare l’Islam? Dobbiamo noi ripetere per l’ennesima volta che l’Islam è la religione dell’amore, dell’indulgenza e della pace, e che quegli assassini che si professano musulmani non sono dei nostri, non ci rappresentano e non parlano a nostro nome, anche se proclamano “Allahu Akbar”?
L’omicidio, la violenza e il terrorismo non possono essere accettati da una persona di sana coscienza, figurarsi da una persona che adora il Misericordioso, l’Amorevole/AlWadud… Fu chiesto al Profeta a proposito di una donna che digiunava il giorno e vegliava in preghiera la notte, però nuoceva ai suoi vicini, il Profeta rispose: “Sarà nell’inferno”.. Che dire allora di chi uccide e terrorizza i suoi vicini?!
Queste cose sono risapute dai musulmani e non necessitano di maggiori chiarimenti. Tuttavia noi viviamo in mezzo a fratelli nell’umanità che non conoscono la nostra fede: i nostri vicini di casa, i nostri colleghi di lavoro, i nostri compagni di scuola o di università, non conoscono tutti questi dettagli sulla nostra religione, e purtroppo sentono dai mezzi di comunicazione faziosi informazioni sbagliate sull’islam e sui musulmani…
Dobbiamo quindi, carissimi, capire la loro diffidenza, dialogare con loro con saggezza, spiegando loro nel migliore dei modi, come ci invita lo stesso sublime Corano: “Dialoga con loro nel migliore dei modi.”
Il Profeta, pace su di lui, disse: “I misericordiosi riceveranno la misericordia del Misericordioso, siate misericordiosi con chi è in terra e sarete trattati con misericordia da Chi è nei cieli.”
L’Altissimo ha inviato i Profeti e i Messaggeri per Misericordia e ha detto a proposito dell’ultimo Suo inviato: “Non ti abbiamo mandato se non come misericordia per il creato.” Questo versetto sarebbe sufficiente per dimostrare che quei criminali assassini non appartengono all’Islam, anche se invocano il nome di Dio, pregano, digiunano… l’Islam è del tutto estraneo a loro!
Ringraziamo Dio che in questa benedetta città, Torino, abbiamo fatto molto su questi temi, le persone hanno cominciato a distinguere l’islam da quegli assassini senza fede.. La nostra città è un modello di convivenza civile e di cittadinanza inclusiva: la vostra moschea è meta di visite di classi scolastiche e di comuni cittadini e sede di sessioni di dialogo interreligioso e interculturale, ricordiamo tutti quanti la bellissima giornata del dialogo cristiano islamico dell’ottobre dell’anno scorso ospitata dalla vostra moschea, a cui hanno preso parte più di 400 persone.. mercoledì prossimo inshAllah, ospiteremo in questa vostra moschea un incontro interreligioso per dire al mondo intero che siamo in un’unica trincea e la violenza e il terrorismo sono nella trincea opposta.
Concludiamo ricordando a tuti noi questo insegnamento del Messaggero di Dio, pace su di lui:
“Le creature sono i prossimi di Dio, la più amata di loro da Dio è quella più utile ai Suoi prossimi.”
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