Dalla polemica e dalle apparenti incomprensioni è nata un’amicizia preziosa: quello zio che non voleva che la sua nipotina continuasse a suonare il violino perché, secondo lui, nell’Islam la musica è proibita, nella scuola elementare di via Fiochetto ha suscitato lì per lì una polemica e un problema. Ma da allora l’Istituto Regio Parco, di cui l’elementare fa parte, ha iniziato un fitto dialogo con le moschee Taiba e della Pace. E ieri il concerto che i bambini della scuola hanno tenuto al centro italo-arabo Dar al Hikma è stato molto più che un «saggio». È stato un abbraccio in cui si è parlato di pace, in cui i bambini hanno dedicato un canto in francese ai morti di Parigi, in cui le giovanissime coriste delle moschee hanno cantato il rap «Grazie ma’». Ma il momento più toccante per i torinesi presenti e per i genitori arrivati da mezzo mondo, per le tante mamme velate, è stato quando le ragazze del coro hanno intonato con i bimbi l’inno nazionale. Fratelli d’Italia, veri.
Riprese Daniele Solavaggione
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