Testo del Patto di condivisione:
Torino è la nostra città. Un patto di condivisione
Questo “patto di condivisione” tra Centri Islamici e la Città di Torino vuole valorizzare e promuovere il lavoro che, insieme e da molti anni, abbiamo fatto per affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e del dialogo.
Riteniamo necessario ed importante sottolineare come la costruzione di una cittadinanza condivisa sia elemento fondante per abbattere i muri della diffidenza, della paura e dello scontro.
Torino è la nostra città e con lei condividiamo il presente ed il futuro.
I nostri figli crescono insieme ed è a loro che pensiamo nel promuovere ogni possibile occasione che renda tutti cittadini attivi, interessati al bene comune nel rispetto delle differenze religiose, di origine nazionale, di genere, di cultura.
L’articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana rappresenta il principio in cui tutti ci riconosciamo, sentendoci tutelati e rispettati e, nello stesso tempo, muovendoci alla comune responsabilità di renderlo vivo e praticato quotidianamente.
Riteniamo che l’esperienza torinese possa diventare una modalità da estendere ad altre città e a tutto il territorio nazionale, perché nasce dalla comune visione di cittadinanza e coesione che le Istituzioni, i centri Islamici, le altre fedi religiose, l’associazionismo laico e confessionale, la società civile condividono da tempo.
Torino è da tempo una città plurale. Da tempo sono attive politiche e progettualità che riconoscono il pluralismo religioso come elemento di dialogo, mutuo riconoscimento, rispetto e relazione tra le diverse comunità religiose presenti in città.
- Dal 2006 è attivo il Comitato Interfedi che, avviato in occasione delle Olimpiadi invernali, raccoglie i rappresentanti delle principali fedi presenti a livello locale ed è una sede significativa di confronto.
- Da oltre 20 anni nelle scuole pubbliche è riconosciuta la possibilità di avvalersi di regimi alimentari specifici per gli alunni di fedi diverse. Inoltre sono molte le opportunità offerte alle scuole sul tema dell’educazione interculturale e del pluralismo religioso.
- Dalla metà degli anni ’90 esiste un macello pubblico che consente la macellazione rituale controllata.
- Nelle Carceri prima e negli ospedali adesso è riconosciuta la presenza di ministri di culto di altre religioni oltre a quella Cattolica.
- Recentemente l’Aeroporto Sandro Pertini ha inaugurato una sala per la preghiera dei fedeli musulmani, al pari di altre sale presenti per altri culti compresa la religione Cattolica.
- In seguito alla modifica, nel 2013, del regolamento cimiteriale è possibile la tumulazione rituale per tutte le confessioni – oltre a quelle che hanno l’intesa con lo Stato – che ne facciano richiesta.
- Sono numerose le occasioni di dialogo interreligioso, iniziative comuni, momenti culturali legati alle particolari festività religiose, che coinvolgono le diverse fedi, impegnata a diverso titolo nell’accompagnamento al dialogo interreligioso. Soprattutto nei quartieri e nei territori cittadini dove sono attivi i Centri Islamici sono numerose le occasioni di dialogo e confronto con le istituzioni locali, le Parrocchie, le scuole, i centri religiosi di altre fedi. Le differenti celebrazioni religiose, dal Natale al Ramadan, vedono collaborazione, scambio e comune partecipazione.
- La festa di Eid-Al-Fitr, alla presenza di circa 30.000 cittadini di fede musulmana, da 8 anni è aperta dai saluti laici e civili del Sindaco o suo rappresentante e da quelli delle altre principali fedi religiose cittadine: il rappresentante del Vescovo, la Comunità ebraica, le chiese protestanti
Tutto questo rappresenta un capitale sociale e culturale importante di cui dobbiamo sentirci orgogliosi e sul quale intendiamo continuare a lavorare, promuovendo anche questo “patto di condivisione” che renda evidente, leggibile e strutturato il lavoro fin qui fatto.
Anche di fronte alla drammaticità della situazione internazionale e dei gravissimi fatti che in tutte le parti del mondo, compresa l’Europa, mietono vittime innocenti, all’angoscia e alla preoccupazione di tutti noi intendiamo reagire per rivendicare con orgoglio il percorso già fatto, per consolidarlo e rinnovarlo rendendo esplicite le reciproche volontà di una costruzione di una cittadinanza attiva e di partecipazione alla vita della città.
La comunanza e la coesione, la reciproca conoscenza e il dialogo sono e devono essere l’antitodo contro la violenza, lo scontro, l’odio e il fanatismo. Le nostre società possono e devono vivere in pace, nel rispetto delle differenze e dei diritti umani fondamentali.
Proponiamo pertanto:
– Un Coordinamento permanente con le comunità religiose, i luoghi di culto islamici e la Città:
Per aumentare le occasioni di cittadinanza attiva e di partecipazione alla vita della città , la Città di Torino e i Centri Islamici e di preghiera torinesi promuovono un coordinamento permanente, finalizzato ad una trasparente comunicazione, ad una efficace gestione condivisa dei principali eventi cittadini . Il coordinamento, che avrà riunioni periodiche calendarizzate nel tempo, sarà il luogo dove affrontare problematiche, portare idee e progetti, condividere azioni e percorsi di cittadinanza attiva. Sarà il punto di riferimento comune per la promozione e la valorizzazione del lavoro comune. Le modalità operative e organizzative del Coordinamento saranno oggetto di specifici approfondimenti nei prossimi incontri
– Bacheca informativa: essere Cittadini di Torino, anche dentro la Moschea:
Proponiamo uno spazio informativo da collocarsi all’interno di Centri Islamici e luoghi di culto; le comunicazioni del Sindaco, gli eventi interessanti, le risorse ed i servizi che la città può offrire saranno parte dei contenuti che le bacheche dovranno ospitare
Proponiamo che ogni Centro identifichi all’interno della sua comunità di riferimento uno/a o più giovani redattori che, insieme alla Città, possano proporre e redigere i contenuti delle comunicazione. Riteniamo infatti che il ruolo delle giovani generazioni debba essere promosso e valorizzato, in quanto capaci di tessere ponti e relazioni con i loro coetanei, figli di immigrati o meno e con tutta la città in generale
La bacheca è uno spazio di cittadinanza, è un servizio informativo ma è anche la presenza simbolica della Città. La Città è nella moschea, nei luoghi in cui i suoi cittadini esercitano la loro libertà di culto, e le moschee, i luoghi di culto sono nella Città, sono ad essa permeabili.
– Moschee Aperte, Spazio Per Tutti
In questi anni i Centri Islamici torinesi si sono fatti promotori di occasioni di “invito” alla cittadinanza: vicini di casa, scuole, studenti sono stati ospitati all’interno dei luoghi di culto nei quali hanno trovato occasione di dialogo e reciproca conoscenza.
Riteniamo che queste occasioni debbano uscire dalla dimensione strettamente territoriale e di prossimità per diventare parte della programmazione culturale cittadina.
Proponiamo quindi di attivare “la Giornata Europea “Moschea aperta, spazio per tutti.”, che la Città di Torino vuole diffondere in Italia e in tutta Europa.
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