Venerdì alla moschea Taiba di Torino si è tenuto l’evento conclusivo del progetto Umma, azioni per una comunità solidale, realizzato dall’Associazione Islamica delle Alpi, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Città di Torino e la collaborazione dell’università di Torino.
Umma, che in arabo significa “comunità”, si è mosso in una logica di promozione del benessere, dello sviluppo di comunità e della cittadinanza attiva, perseguendo due obiettivi fondamentali: sostenere con azioni di inclusione sociale le famiglie in difficoltà per le emergenze pratiche prodotte dalla pandemia Covid-19 e favorire l’empowerment delle famiglie musulmane torinesi tramite il sostegno a una genitorialità responsabile e consapevole e la promozione del protagonismo giovanile.
Il progetto ha avuto una durata di 12 mesi ed è stato realizzato in partenariato con i Servizi Sociali, Educativi e Interculturali della Città e con la supervisione scientifica del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e in collaborazione con la fondazione Mamre.
Le azioni di inclusione sociale sono state molteplici. È stato attivato uno Sportello sociale, con 360 accessi totali,di ascolto, informazione, orientamento verso i servizi, accompagnamento alle pratiche e supporto all’autonomia delle famiglie, che sarà aperto a tutta la cittadinanza e in particolare alle famiglie immigrate. Grazie al sostegno alimentare continuativo sono state aiutate 20 famiglie in situazione di grave necessità economica e con difficoltà di accesso ad altri aiuti. Help-DAD ha sostenuto i genitori di 34 studenti di medie e superiori nel loro rapporto con la scuola, aiutandoli a seguire l’andamento dei figli anche con azioni di mediazione linguistica e culturale. Infine, 25 donne hanno seguito un corso di italiano base, per favorire l’integrazione e promuoverne protagonismo e ruolo sociale.
Un ciclo di otto incontri, condotto da operatori del Comune e professionisti, ha segnato l’avvio delle azioni volte all’empowerment della comunità musulmana torinese. Il ciclo Educare e crescere tra due culture, ha fornito occasioni di confronto e discussione su temi rilevanti per l’educazione dei figli adolescenti. Azioni di empowerment più specifiche sono state rivolte a giovani e adulti. Il sostegno al protagonismo giovanile attraverso l’attivazione di un percorso che ha permesso a 35 giovani over 16 anni di acquisire nozioni e competenze utili per un impegno efficace nell’associazionismo, dando la vita ad un centro di partecipazione per giovani e comunità nel quartiere Aurora, chiamato Yalla Aurora, nell’ambito del progetto ToNite sostenuto dal Comune di Torino e dall’UE. Infine, un percorso di formazione rivolto ad un piccolo numero di genitori della comunità al fine di potenziare le life skills e le competenze socio-emotive formando figure adulte di riferimento che saranno dei mediatori di comunità tra le famiglie musulmane in difficoltà e i servizi della Città.
L’evento finale del 25 marzo sarà l’occasione per presentare gli obiettivi, le azioni e i risultati raggiunti dal progetto e condividere le prospettive di impegno futuro sui temi dell’inclusione sociale e dell’empowerment di comunità nella città di Torino.
L’evento è stato aperto con i saluti istituzionali di:
– Jacopo Rosatelli, Assessore Politiche Sociali, Città di Torino
– Marzia Sica, Responsabile Obiettivo Persone, Fondazione Compagnia di San Paolo
– Anna Miglietta, Università di Torino
– Luca Deri, Presidente Circoscrizione 7, Città di Torino
– Said Ait Eljide, Imam Moschea Taiba di Torino
In programma anche una tavola rotonda sul tema “I giovani e la città: uno sguardo plurale sulle nuove generazioni di italiani” nella quale sono intervenuti:
* Carlotta Salerno, assessora politiche giovanili e periferie, Città di Torino
* Roberta Ricucci, docente sociologia dei processi comunicativi, Università di Torino
* Souad Maddahi, referente Associazione Islamica delle Alpi
* Abdullahi Ahmed, presidente commissione speciale per il contrasto al razzismo, Consiglio Comunale di Torino
* Galas Mbengue, operatore associazione ASAI
Moderati Maria Teresa Martinengo, giornalista.
È seguita la presentazione del progetto “Yalla Aurora, centro di partecipazione per comunità e giovani” a cura dei suoi giovani promotori, che vedrà la luce nelle prossime settimane nel quartiere Aurora, realizzato nell’ambito del progetto ToNite del Comune di Torino.
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